update TARANTO 26 Novembre 2023
LA COSA
Quanto valgono le cose? Mai quanto vale la vita è la risposta che mi viene immediata.
La storia è semplice e triste, c'era questa signora che viveva sola, i pochi parenti che ogni tanto la venivano a trovare, per la distanza e per l'avanzare dell'età avevano diradato le loro visite. Questa signora aveva anche dei problemi fisici che le limitavano o meglio le rendevano problematico il movimento. Ad ogni modo era schiva di natura, stava sempre chiusa in casa, guardava la televisione fino a tardi e si alzava nel primo pomeriggio, quando apriva la porta dell'ingresso... La signora abitava nella mia strada!
Da buoni vicini abbiamo sempre cercato di darle una mano quando lo chiedeva, per le piccole cose, la spesa, cambiare una lampadina in casa ma anche per le cose un po' più grandi, tipo portare la macchina che non usava più al collaudo, e personalmente andargli a ritirare i soldi dal bancomat.
Ogni volta rimaneva meravigliata che in 5 minuti andavo e tornavo in bicicletta dal bancomat della posta di San Vito con i suoi soldi e con i movimenti stampati prima e dopo per non avere nessuna rottura. Era una buona azione.
Poi qualcosa nella sua salute è andato a rotoli, non so bene cosa, quando sono arrivati i parenti più prossimi (anche geograficamente) l'hanno trovata in condizioni impensabili. Aveva smesso da tempo di chiamarci per questo o quello, aveva smesso di dirmi sempre le stesse cose, come stava mia figlia, di come si dispiaceva per mia madre, di come gli davano fastidio i cani dei vicini che abbaiavano sempre, della villa troppo grande ma che ormai era troppo tardi per andarsene.
Quando l'hanno portata via con l'ambulanza ho sentito dire al medico che chiamava in ospedale per il ricovero che era un caso umano!!
Certo aveva le sue fissazioni, ma per ridursi in un caso umano in così poco tempo...
Conoscendo quanto odiava spostarsi da casa sua un po' mi aspettavo che non sarebbe più tornata, ma che sarebbe morta la sera stessa francamente no.
Ci hanno messo del tempo per ripulire e rendere nuovamente accessibile la casa.
A distanza di qualche mese dalla sua morte i parenti hanno diviso tutto il contenuto di valore della casa secondo dinamiche che non mi hanno mai interessato e non hanno mai fatto parte della mia natura e poi hanno dato il via libera a vicini e conoscenti di razziare tutto quello che era rimasto all'interno prima di chiamare degli svuota cantine in una sorta di scala gerarchica di rapporti con la signora, prima di mettere in vendita l'immobile
Mi ha fatto molta pena pensare a gente che neanche la salutava e che ora rovistava e raccoglieva cose utili con o senza un vero valore economico ma soprattutto senza conoscere niente di quelle cose di quelli oggetti e magari del significato emotivo che avevano avuto nella sua vita. Chi sa cosa penserebbe quella signora a vedere tutto questo, vicini e perfetti sconosciuti girare dentro casa sua, con le sue cose in mano e un ghigno sul volto
“… E stava delle ore seduto sul corbello, col mento nelle mani, a guardare le sue vigne che gli verdeggiavano sotto gli occhi, e i campi che ondeggiavano di spighe come un mare, e gli oliveti che velavano la montagna come una nebbia, e se un ragazzo seminudo gli passava dinanzi, curvo sotto il peso come un asino stanco, gli lanciava il suo bastone fra le gambe, per invidia, e borbottava: - Guardate chi ha i giorni lunghi! Costui che non ha niente! - Sicché quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare all'anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando a colpi di bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: - Roba mia, vientene con me!”.
Ma i cani continuano ad abbaiare e la casa ormai e quasi vuota.
T.N.S.F.
AL SUPERMERCATO - Tra gli scaffali di un supermercato una signora chiede ad un ragazzo intento a sistemare della merce :<Bello dove stanno l'ciadd' du caffè?>
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