WORLD TRIATHLON PARA SERIES TARANTO 2025

Sono stati quattro giorni impegnativi, dal primo mattino fino al tardo pomeriggio senza mai un'apparente sosta.
Qualche tempo fa mi avevano chiesto se volevo partecipare, dando una mano, all'allestimento del campo gara e tutto il resto della tappa italiana delle World Triathlon Para Series e dei campionati italiani di Aquathlon.
Fin dalle prime ore si è manifestata come una grandissima esperienza. Ero un piccolissimo ingranaggio all'interno di una macchina gigantesca, federazioni, giudici, organizzatori a vario livello, responsabili, militari (il tutto era all'interno di un'area militare) atleti, accompagnatori... Un piccolissimo ingranaggio integrato alla perfezione.
Lavoro duro, sotto il sole bollente del primo vero caldo di Taranto, un lavoro di squadra perfetto, dove ogni cosa veniva chiesta con i giusti tempi e nei giusti modi, dove nessuno si tirava indietro, dal primo all'ultimo. 
Per me questo è stato il primo grande insegnamento, sono abituato, nelle mie piccole cose a sbrigarmela sempre in solitaria e spesso invece a dover lavorare con gente disorganizzata correndo dietro alle cose, facendole, disfacendole per poi rifarle ancora! 
Così invece funziona, funziona meglio, il lavoro sembra meno pesante e la soddisfazione è maggiore.

Nell'aria vibrava un'energia mostruosa, era quella degli atleti paraolimpici, alcuni già in ballo dalla mattina del giovedì.
Resilienza è una parola che in questi anni abbiamo imparato a conoscere, ad usare, che riempie la bocca e ammanta tutto di buono, che qualcuno senza nessuno sforzo si è anche tatuato sul corpo... In questi giorni più che mai ho capito quanto prezioso sia il suo significato e il più delle volte inopportuno il suo utilizzo.
Questi uomini e queste donne hanno una forza indomabile, contagiosa, palpabile.
E' stato un privilegio poterli vedere allenarsi, ma direi poterli vedere vivere da così vicino.
Ovviamente in quattro giorni ci sono anche le cose che non vanno, conosci delle persone microscopiche, che fanno il teatro per avere una maglia in più o una maglia indietro, che vorrebbero essere dove non possono stare solo per spostare il loro ego, che rischiano l'indigestione per portarsi un piatto in più a casa, alcuni giudici cuffie e cip. 
Ma le cose negative sono state coperte da tutto il resto. Lo rifarei nuovamente già domani. Soprattutto dopo aver letto tanti commenti di soddisfazione di atleti e rappresentanti della federazione.
Grazie per avermi coinvolto e a questo giro non serve fare i nomi!

ANALISI

Numeri alla mano, come l'ultima volta mi lancio anche io in un analisi sulle ultime amministrative a Taranto inquadrando gli 867 candidati... 
Quest'anno ho un unità di misura, il candidato a cui ho dato il mio endorsement che conosco fuori dal contesto politico e su cui basare le mie valutazioni.
FANTASMI - 46 candidati hanno preso 0 voti, sono i Fantasmi passati inosservati a tutti, allo specchio senza riflettere il loro volto, probabilmente neanche impresso su un bigliettino o più banalmente dei riempi lista;
EGORIFERITI - sono in 23 che probabilmente si sono votati da soli ed è sicuramente meglio passare inosservati che credere troppo in se stessi;
PARENTAL CONTROL - rientrano in questa definizione coloro i quali hanno raccolto i loro voti nell'ambito familiare, mogli, compagni, figli, genitori, zii e cugini vari in un range che oscilla dai 2 ai 10 voti e sono in tutto 162 (61 vanno da 2 a 4, diciamo una famiglia media genitore 1 genitore 2 figlio a figlio b);
BALDAN BEMBO - È l'amico è qualcosa che più ce n'è meglio è - Sono 300 i candidati che hanno preso da 11 a 50 voti, ben oltre la famiglia e che sicuramente hanno una buona schiera di amici.
ROOKIE - Sono in 125 quelli che hanno preso da 51 a 100 voti. Hanno saputo pescare tra la famiglia, gli amici, le conoscenze varie.
Credo che la politica di un tempo avrebbe coltivato questi personaggi, oggi restano a galleggiare in una melma di menefreghismo perché la politica è altra cosa, non fatta per la persona  ma ad personam! Il loro step successivo è iniziare a pensare più avidamente.
GOLDEN BOY - In questo range di voti iniziano le cose serie (e qui aleggia il mio candidato). Sono persone già da tempo nel mondo della politica (ma più realisticamente direi nel mondo delle votazioni) hanno una base solida di elettori, o come nel caso del mio candidato, e di tanti altri, ma del mio posso parlare per esperienza diretta, sono delle brave persone riuscendo nel tempo ad instaurare rapporti di fiducia nella famiglia, che non è scontato, tra gli amici e i conoscenti, il lavoro ed hanno una propensione a farlo e questo fa la differenza. Anch'io sono una brava persona, ma non ispiro fiducia, non è nella mia natura e neanche mi sforzo nell'ispirarla! I Golden Boy (uomini donne e qualunque cosa si sentano di essere) sono 166.
LEVEL POL - I nomi in questa fascia di voto saranno certi protagonisti della prossima esperienza amministrativa, opposizione o di governo dipenderà dall'esito del ballottaggio. Sono nomi che conosci perché presenti sui manifesti da un'eternità eppure molti di loro non gli hai mai visti al telegiornale locale o trovato il loro nome in qualche riga di giornale. Per me Eminenze grigie che muovono ad ogni tornata elettorale migliaia di voti: Brisci, Mignolo, Ungaro... Altri invece sono familiari perché la loro storia s'intreccia a quella del palazzo di città da qualche anno: Cosa, Contrario, Spalluto, Azzaro.
MUSHROOM - Sono una ristretta cerchia che prolifera nell'umido delle stanze del potere. Qualcuno più colorato degli altri, qualcuno velenoso e indigesto. Ad ognuno di loro riusciresti ad associare un volto. Sicuramente gli hai sentiti nominare più e più volte all'interno del panaro amministrativo.
STELLA POLARE - Posso fare nome e cognome Mattia detto Mattia Giorno, quello che ha preso più voti di tutti, solo lui oltre quota 2000 dove l'aria è rarefatta, si respira a fatica e ci si deve muovere con attenzione per non sprecare energie e correre il rischio di cadere giù... Ma da dove la vista sulla città è bellissima (alle volte velata dalle nuvole al punto che la percezione della realtà è differente).

AL VOTO

Da questa mattina si vota. Tutte le promesse sono state fatte, tutte le carte sono state giocate.
Volti nuovi sulla scena mano nella mano con chi invece ormai nella politica ci vive e sguazza.
Nomi, malgrado tutto familiari... e non posso fare nomi, che leggo sui manifesti da vent'anni e hanno ancora la stessa foto segnaletica... Per alcuni è solo cambiato il simbolo sotto il quale prostrarsi.
Una campagna elettorale meno invasiva rispetto ad altre... pochi manifesti selvaggi attaccati ovunque, Maturi quelli dell'ACLI!
A5 infilati nei tergicristalli, santi buttati per strada come la merda dei cani, dimmi dammi per prego per
Da martedì una serie di serrande nuovamente chiuse in attesa dei prossino H24, del prossimo bangla shop o alla peggio ci vediamo alle prossime elezioni.
Basta con i piangina porta a porta, aspira voti aspirazionale. 

Forza Taranto, sei grande

GIRO D'ITALIA 2025 - V TAPPA CEGLIE MESSAPICA / MATERA

Ho visto diversi Giri d'Italia, partenze, arrivi, alcuni anche da ponti "privilegiati" grazie ad un pass!
Ma lungo il percorso, dove l'attesa di ore viene ricompensata da pochi e velocissimi minuti è sempre la più bella.Per la quinta tappa che parte da Ceglie Messapica ed arriva a Matera decido di piazzarmi lungo il percorso e più precisamente quando i corridori imboccheranno la SS106. Con la Statale chiusa, uscendo a Lido Azurro Est e muovendomi lungo la complanare arrivo facilmente ad incrociare la traccia oltre ad avere una comoda via di ritorno verso casa, almeno così l'avevo studiata Garibaldi allo schermo.
Lascio la città intorno alle 12:45 e con molta facilità imbocco la Jonica, qualche chilometro spensierato quando all'orizzonte (grazie ad una moltitudine di mezzi pesanti) si palesa una fila infinita che si perde lontano ed arriva fin quasi alla mia uscita...
Faccio in tempo ad uscire, uno o due minuti di ritardo ed avrei trovato il tappo prima, rimanendo fregato.
Anche sulla complanare la fila è a perdita d'occhio. Al volo devo trovare una soluzione. Svolto sulla provinciale che risale verso l'Appia, anche qui il traffico è importante, ma si cammina.
Decido, malgrado l'incognita del caso, di prendere la provinciale per Palagiano in corrispondenza dell'impianto del Consorzio dello Stornara e Tara. Anche qui fila, ma procedendo tranquillamente per una decina di minuti incrociando alla fine il km 58 della corsa rosa. Parcheggio e prendo posto.
L'incrocio è presidiato da protezione civile e due poliziotti della stradale, sono l'unico tifoso. Nel frattempo le macchine procedono in direzione Palagiano.
Quando alla radio arriva la comunicazione di chiudere l'incrocio, inizia il delirio. In niente si forma una fila nervosa, gente che deve andare a prendere i bambini a scuola, uno che deve prendere le pillole... motivazioni plausibili, scuse e discorsi di chi di una delle manifestazioni ciclistiche più importanti al mondo, giustamente non se ne frega niente!
Si parla con il sovrintendente, intanto passa la carovana degli sponsor che ci caga di pezza, riesco solo a fotografare la carta igenica! 
Passano le auto civetta delle squadre, intanto arrivano i rinforzi della Polizia.
Un volontario della protezione civile sbava sui modelli delle auto... Senza macchine vanno!
Si decide saggiamente di aprire l'incrocio e in estrema sicurezza di far passare le macchine, considerando che il clou della corsa sarebbe piombato in quel punto non prima di un'ora e mezza due ore!!
Io mi godo il passaggio dei furgoni delle squadre che si vanno ad appostare ai rifornimenti, le macchine dell'organizzazione, i furgoni del merchandising ufficiale che capiscono che qui non c'è trippa per gatti e neanche suonano il clacson.
Ogni tanto mi collego allo streaming per dare un'occhiata alla corsa, ma la rete in zona lascia molto a desiderare.
L'attesa è lunga ma passa veloce, studio l'incrocio per capire il punto ideale. Arriva anche qualche altro tifoso e inesorabile il momento che la strada viene chiusa definitivamente. La gara è dopo le Pianelle, ormai manca poco al transito dei ciclisti...
Polizia, moto, giuria, assistenza, televisione, macchina inizio corsa... sfrecciano i tre fuggitivi di giornata. Poco distante il volo basso dell'elicottero segnala il gruppo.
Una nuvola colorata sibila sull'asfalto, un rumore silenzioso che è sinfonia.
Vola una borraccia dall'altro lato tra le braccia di un bambino che esulta.
Poi una dalla mia parte che sono sopra un manufatto in cemento per l'irrigazione, dico ad un ragazzo vicino a me di prenderla, nel frattempo un tipo corre nella nostra direzione per cercare di recuperarla, ma il mio "compagno di postazione" è più lui lesto e la raccoglie, la guarda e me la lancia dicendo "per te sicuramente ha più valore" il tipo mi guarda deluso!!
Passano le ammiraglie cariche di irraggiungibili sogni  a due ruote. Gli attardati, le ambulanze, il fine corsa.
Pochi minuti ed è tutto finito. Sono felice.
Viene riaperto il traffico.
Proseguo verso Palagiano e torno sulla 106 direzione Taranto.
La statale nella direzione opposta è ancora chiusa. Sulla complanare una fila continua.
Arrivo a Lido Azzurro Est dall'altro senso di marcia ancora le macchine in coda, quasi fino alla raffineria. Per me una giornata decisamente più fortunata.
In ufficio al pc riesco anche a vedere il finale di tappa. I fuggitivi vengono recuperati, volata e vittoria della maglia Rosa Mads Pedersen - Lidl-Trek.
Più tardi a casa rivedendo le immagini che ho registrato e confrontando i numeri di gara associo la borraccia recuperata al numero 191 della Tudor Pro Cycling Team Michael Storer (quando scrivo dopo la settima tappa numero 6 della classifica generale!!)
Del resto sulla borraccia c'era anche segnato MS che non avevo certo decifrato con le nazionali senza filtro ma più banalmente con un Mineral Salts!!

NONE OF THE ABOVE

AMMINISTRATIVE TARANTO 2025 non ti dirò a chi dare il tuo voto, non ti dirò a chi darò il mio voto... Non lo darò a chi me lo chiede.
La politica è un acquitrino e chi entra in politica è una spugna. Deve assorbire per poter asciugare. Ma quello da asciugare è troppo grande! E farlo da solo è impossibile.
Serve un lavoro di squadra, una squadra che va oltre la divisa. Una squadra unita.
Spesso si dice si ma io conosco la persona!! Ma quando c'è da asciugare la melma tocca un po' a tutti!
Non darò il mio voto a chi trasforma la propria attività commerciale in un comitato elettorale, personale o peggio ancora, per altri. Bigliettini sparsi ovunque e manifesti sulla vetrina di un bar davanti ad una scuola nel caso di Alessandro... O nel caso di Lucio che mi ha fatto andare di traverso la "pizzella".
Non darò mai il mio voto al figlio così come non l'ho mai dato alla madre. Intendiamoci, stiamo parlando di politica e alle sue spalle vedo gente riesumata da uno dei periodi più neri della storia tarantina. Uno yuppismo in sauté di cozze, cartolarizzazione e spruzzi d'acqua giù alla ringhiera.
Non lo darò a chi me lo chiede.
Me lo chiede su facebook Simona che dal nulla cosmico del digitale e da un niente reale mi chiede l'amicizia.
Me lo chiede indirettamente Giovanna, per mezzo della sorella tramite la chat whatsapp della scuola superiore di mia figlia.
E' un avvocato ed è una persona davvero in gamba... Se non sapete a chi dare il voto, votate lei!
Ecco questo qualunquismo politico è proprio quello che detesto.
Nel corso degli anni non ho dato il voto a parenti ed amici "reali" proprio perché sapevo chi erano, come potrei darlo mai a scatola chiusa alla prima che appare su una chat che a stento leggo?