update TARANTO 21 Maggio 2023
CONCORSO PUBBLICO
Cosa ci faccio qui? La prima ed ultima volta che ho partecipato ad un concorso pubblico è stato quasi trent'anni fa, a Milano, arrivandoci in aereo da superstar... Ma erano altri tempi! Poi la vita è andata in un'altro modo anche perché io non ci ho mai creduto e mai mi è piaciuta l'idea di un determinato lavoro.
A distanza di tempo, probabilmente fuori tempo massimo, mi ritrovo in un profilo perfetto, in cui sembra solo mancare il mio nome.
Ma il posto fisso non è una fissazione solo per Checco Zalone e io tra l'altro, non ho nessun Senatore Nicola Binetto a coprirmi le spalle porcaputtena! E quindi eccomi in mezzo ad oltre un migliaio di persone che sono solo 1/4 dei partecipanti totali suddivisi in quattro prove.
In un afoso pomeriggio di un Maggio anomalo cerco una timida ombra infastidito dal sole e dalla troppa gente a cui ormai non sono più abituato non parlo con nessuno, perché sono fatto così e ormai non riesco più neanche ad ascoltare quello che si raccontano, non fino in fondo, perché dopo poco percepisco un senso di disagio.
Un tipo è arrivato da Venezia! Un'altro da Catania... Moltissimi ragazzini (appena diplomati) accompagnati dai genitori come in un viaggio della speranza al santuario posticcio del parastatalemilitare.
Qualcuno sotto il sole con la giacca ed il collo di pellicciotto con un libro dei test che ripete... una coppia di fidanzatini che non la smettono di sbaciucchiarsi, lei dice a lui che si doveva vestire a strati perché sta sudando come un maiale. Uno che fuma in continuazione. Tre ragazze di Taranto, una chiama la madre e chiede se gli ha comprato la giacca (?!) alla risposta negativa sbotta e inizia a fare una scenata... <Vedi che mo torno a casa e non faccio più niente, non hai capito> Poi si rivolge alle amiche, palesemente imbarazzate <Nooo mo che torno gli smonto la casa>
Qualcuno stanco dell'Ilva, qualcuno con l'aria disperata, altri come davanti all'ingresso di un concerto (infatti ci hanno dato un braccialetto prima di entrare), ridono e scherzano... Tanti perché lo devi fare, altri invece quasi costretti.
Quelli professionali con la giacca e la cravatta, lo zainetto da libero professionista, poi lei con il body nero e i jeans da afterhours!!
Dietro di me quando finalmente riusciamo a sederci uno che conosceva l'italia solo in base alle trasferte del Taranto (almeno a quelle a cui aveva partecipato) e chi sa cosa ha risposto alla domanda dove sfocia il Po?
Di fianco a lui un tizio di Manfredonia che aveva fuso il motore sulla tangenziale e che sarebbe tornato a casa in treno... Quello dietro di me gli ripeteva <Ma chi te l'ha fatto fare! Chi sa a che ora arrivi? Ma dov'è Manfredonia? Quando iniziamo che già magghjèruttucazz> E nonostante tutto aveva già passato i test, le prove successive e chi sa quale altro step e diceva all'amico più dietro <Già m stoc a ved... Alle due voch e mang a cas e po' m corc!!>
Parte la prova. Un'ora di tempo. 60 domande.
Malumore perché se finisci prima non puoi andare via.
Ma un'ora vola via veloce, anche qui.
T.N.S.F.
IL RICHIAMO - Ingresso di Città Vecchia di fianco alle Colonne Doriche, sabato mattina pieno di gente che passeggia, scolaresche e gruppetti di turisti che entrano ed escono dal dedalo delle viuzze, dal Castello Aragonese, fanno foto... Davanti ad un bar anche dei locals, motorini e scooteroni... Passa un tipo e da un gruppetto si alza una voce :<Uèè silur...>
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