GIRO D'ITALIA 2025 - V TAPPA CEGLIE MESSAPICA / MATERA
Ho visto diversi Giri d'Italia, partenze, arrivi, alcuni anche da ponti "privilegiati" grazie ad un pass!
Ma lungo il percorso, dove l'attesa di ore viene ricompensata da pochi e velocissimi minuti è sempre la più bella.Per la quinta tappa che parte da Ceglie Messapica ed arriva a Matera decido di piazzarmi lungo il percorso e più precisamente quando i corridori imboccheranno la SS106. Con la Statale chiusa, uscendo a Lido Azurro Est e muovendomi lungo la complanare arrivo facilmente ad incrociare la traccia oltre ad avere una comoda via di ritorno verso casa, almeno così l'avevo studiata Garibaldi allo schermo.
Lascio la città intorno alle 12:45 e con molta facilità imbocco la Jonica, qualche chilometro spensierato quando all'orizzonte (grazie ad una moltitudine di mezzi pesanti) si palesa una fila infinita che si perde lontano ed arriva fin quasi alla mia uscita...
Faccio in tempo ad uscire, uno o due minuti di ritardo ed avrei trovato il tappo prima, rimanendo fregato.
Anche sulla complanare la fila è a perdita d'occhio. Al volo devo trovare una soluzione. Svolto sulla provinciale che risale verso l'Appia, anche qui il traffico è importante, ma si cammina.
Decido, malgrado l'incognita del caso, di prendere la provinciale per Palagiano in corrispondenza dell'impianto del Consorzio dello Stornara e Tara. Anche qui fila, ma procedendo tranquillamente per una decina di minuti incrociando alla fine il km 58 della corsa rosa. Parcheggio e prendo posto.
L'incrocio è presidiato da protezione civile e due poliziotti della stradale, sono l'unico tifoso. Nel frattempo le macchine procedono in direzione Palagiano.
Quando alla radio arriva la comunicazione di chiudere l'incrocio, inizia il delirio. In niente si forma una fila nervosa, gente che deve andare a prendere i bambini a scuola, uno che deve prendere le pillole... motivazioni plausibili, scuse e discorsi di chi di una delle manifestazioni ciclistiche più importanti al mondo, giustamente non se ne frega niente!
Si parla con il sovrintendente, intanto passa la carovana degli sponsor che ci caga di pezza, riesco solo a fotografare la carta igenica!
Passano le auto civetta delle squadre, intanto arrivano i rinforzi della Polizia.
Un volontario della protezione civile sbava sui modelli delle auto... Senza macchine vanno!
Si decide saggiamente di aprire l'incrocio e in estrema sicurezza di far passare le macchine, considerando che il clou della corsa sarebbe piombato in quel punto non prima di un'ora e mezza due ore!!
Io mi godo il passaggio dei furgoni delle squadre che si vanno ad appostare ai rifornimenti, le macchine dell'organizzazione, i furgoni del merchandising ufficiale che capiscono che qui non c'è trippa per gatti e neanche suonano il clacson.
Ogni tanto mi collego allo streaming per dare un'occhiata alla corsa, ma la rete in zona lascia molto a desiderare.
L'attesa è lunga ma passa veloce, studio l'incrocio per capire il punto ideale. Arriva anche qualche altro tifoso e inesorabile il momento che la strada viene chiusa definitivamente. La gara è dopo le Pianelle, ormai manca poco al transito dei ciclisti...
Polizia, moto, giuria, assistenza, televisione, macchina inizio corsa... sfrecciano i tre fuggitivi di giornata. Poco distante il volo basso dell'elicottero segnala il gruppo.
Una nuvola colorata sibila sull'asfalto, un rumore silenzioso che è sinfonia.
Vola una borraccia dall'altro lato tra le braccia di un bambino che esulta.
Poi una dalla mia parte che sono sopra un manufatto in cemento per l'irrigazione, dico ad un ragazzo vicino a me di prenderla, nel frattempo un tipo corre nella nostra direzione per cercare di recuperarla, ma il mio "compagno di postazione" è più lui lesto e la raccoglie, la guarda e me la lancia dicendo "per te sicuramente ha più valore" il tipo mi guarda deluso!!
Passano le ammiraglie cariche di irraggiungibili sogni a due ruote. Gli attardati, le ambulanze, il fine corsa.
Pochi minuti ed è tutto finito. Sono felice.
Viene riaperto il traffico.
Proseguo verso Palagiano e torno sulla 106 direzione Taranto.
La statale nella direzione opposta è ancora chiusa. Sulla complanare una fila continua.
Arrivo a Lido Azzurro Est dall'altro senso di marcia ancora le macchine in coda, quasi fino alla raffineria. Per me una giornata decisamente più fortunata.
In ufficio al pc riesco anche a vedere il finale di tappa. I fuggitivi vengono recuperati, volata e vittoria della maglia Rosa Mads Pedersen - Lidl-Trek.
Più tardi a casa rivedendo le immagini che ho registrato e confrontando i numeri di gara associo la borraccia recuperata al numero 191 della Tudor Pro Cycling Team Michael Storer (quando scrivo dopo la settima tappa numero 6 della classifica generale!!)
Del resto sulla borraccia c'era anche segnato MS che non avevo certo decifrato con le nazionali senza filtro ma più banalmente con un Mineral Salts!!
NONE OF THE ABOVE
AMMINISTRATIVE TARANTO 2025 non ti dirò a chi dare il tuo voto, non ti dirò a chi darò il mio voto... Non lo darò a chi me lo chiede.
La politica è un acquitrino e chi entra in politica è una spugna. Deve assorbire per poter asciugare. Ma quello da asciugare è troppo grande! E farlo da solo è impossibile.
Serve un lavoro di squadra, una squadra che va oltre la divisa. Una squadra unita.
Spesso si dice si ma io conosco la persona!! Ma quando c'è da asciugare la melma tocca un po' a tutti!
Non darò il mio voto a chi trasforma la propria attività commerciale in un comitato elettorale, personale o peggio ancora, per altri. Bigliettini sparsi ovunque e manifesti sulla vetrina di un bar davanti ad una scuola nel caso di Alessandro... O nel caso di Lucio che mi ha fatto andare di traverso la "pizzella".
Non darò mai il mio voto al figlio così come non l'ho mai dato alla madre. Intendiamoci, stiamo parlando di politica e alle sue spalle vedo gente riesumata da uno dei periodi più neri della storia tarantina. Uno yuppismo in sauté di cozze, cartolarizzazione e spruzzi d'acqua giù alla ringhiera.
Non lo darò a chi me lo chiede.
Me lo chiede su facebook Simona che dal nulla cosmico del digitale e da un niente reale mi chiede l'amicizia.
Me lo chiede indirettamente Giovanna, per mezzo della sorella tramite la chat whatsapp della scuola superiore di mia figlia.
E' un avvocato ed è una persona davvero in gamba... Se non sapete a chi dare il voto, votate lei!
Ecco questo qualunquismo politico è proprio quello che detesto.
Nel corso degli anni non ho dato il voto a parenti ed amici "reali" proprio perché sapevo chi erano, come potrei darlo mai a scatola chiusa alla prima che appare su una chat che a stento leggo?