OMETTI 7
Si chiamano con nomi diversi a seconda del luogo: bonhomme in Francia, ovoo in Mongolia, inukshuk in Antartide. La loro origine si perde nei secoli ed è spesso avvolta da leggende e implicazioni religiose: potevano essere usati come luoghi votivi, come tombe o memoriali, ma il folklore altoatesino vuole che siano anche luoghi d’incontro fra il diavolo e le streghe, anche se la loro funzione principale è segnalare i percorsi in montagna. Personalmente rappresentano tutto questo ma soprattutto un momento per ricercare la concentrazione e la "meditazione" nei pomeriggi passati al mare, una forma artistica e un modo per riequilibrare se stessi attraverso l'allineamento delle pietre.
Perché Sette?
Il 7 non ha un significato particolare solo per i numerologi, ma anche nella cultura pop. Nella numerologia occidentale, generalmente il numero sette, infatti, viene associato all’intelletto, all’apprendimento e alla conoscenza. È un numero carico di spiritualità e di misticismo, legato alla ricerca della verità e alla comprensione del reale. Viene collegato anche all’idea di perseveranza e di speranza, più generalmente alla fortuna. Il numero sette ha assunto grande importanza simbolica anche nella religione cristiana: simbolo di completezza e di perfezione, viene associato ai giorni della creazione, ai doni dello Spirito Santo e alle beatitudini. Non è un caso che questo numero avrà grande valore anche nell’arte e nell’esoterismo medioevale. Lo stesso vale anche per la religione ebraica: sette sono i circoli dell’Arca dell’Alleanza, come sette sono le braccia della menorah, il candelabro ebraico. Questo numero ha un importante valore anche nella cultura cinese. In Cina il sette è un numero molto fortunato, perché la parola “sette” in cinese somiglia molto al suono della parola che sta per “crescita”, “inizio” ed “energia vitale”. Suona anche in modo molto simile alla parola “insieme”.
I Sette Peccati Capitali, ma anche i Sette Chakra, 7 anni in Tibet... Perché è un numero a cui sono molto legato, Il Giro delle Sette Chiese (una ricerca perpetua in bicicletta iniziata nel 2016), perché è dispari e non è il nove e banalmente neanche il cinque non è il primo e non è la perfezione. Non fatevi ingannare dalla forma e dalla fretta. Tendenzialmente si inizia dalle più grandi finendo con le più piccole creando delle piccole piramidi ma è proprio quando si esce da questo schema che le pietre assumo le geometrie più sorprendenti, strabiliando alle volte per il loro senso d'equilibrio e leggerezza.
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